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mercoledì 9 aprile 2008

Chi risolve i problemi in casa ?

In questo articolo degli amici Sandy Teger e Dave Waks di Broadband Home Central viene descritto in tutta chiarezza come la rete domestica sia potenzialmente ingestibile anche da esperti nel momento in cui si cerchi di renderla una vera rete e non solo un collegamento fra un PC e la larga banda.

Switch che hanno alcune porte che si guastano, router che vanno in crash, cavi malandati, adattatori per powerline che funzionano "a caso", latenza e jitter inadatti per il VoIP, sono solo alcuni dei problemi di rete che possono capitare. Senza chiaramente menzionare i possibili problemi SW o di configurazione sui terminali.

Nel caso di Dave e Sandy le cose si sono risolte grazie alle loro conoscenze tecniche e professionali, ma un "utente quadratico medio" come farebbe ?
Chi si imbarca in un troubleshooting del genere, ammesso di averne le capacita' tecniche ?
E quale e' l'operatore che, per non perdere il cliente, si offre di aiutarlo in questa attivita' ?
Verizon, proprio perche' ha una rete in fibra con tanta banda che DEVE essere usata in casa (altrimenti si perde il vantaggio), si fa anche carico della gestione della rete domestica principalmente per garantire affidabilita' dei propri servizi premium.

Serve veramente un salto di qualita' degli operatori per poter riuscire a dare valore non solo nel "tubo" e nei servizi nudi e crudi, ma per diventare "quality provider" su tutta la catena di fornitura e gestione di reti e servizi.
Chi sara' il primo a cogliere l'opportunita' ?

giovedì 6 marzo 2008

Canone telefonico: mai piu' ?

Potrei sbagliarmi, ma mi pare che stavolta il buon Quintarelli e altri giornalisti della rete non abbiano ancora commentato la notizia che invece viene ripresa da TelecomTV.
Li' si discutono i risultati di un "lunatico" report di 187 pagine commissionato dalla Commissione Europea al Wissenschaftliches Institut für Kommunikationsdienste tedesco dal titolo "The Future of IP Interconnection".

Il cuore del commento di TelecomTV sembra decisamente ragionevole nel dire che non pagare il canone per poi dover pagare le telefonate che si ricevono e' come pagare il francobollo sulla posta che ci arriva solo perche' cosi' si riesce a dare maggiore qualita'.
Il documento (che ammetto comunque di non avere letto da cima a fondo) e' pieno di ragionevoli considerazioni e ricco di informazioni ben ponderate, ma lasciano un po' perplessi le considerazioni finali e le raccomandazioni che si fanno.

Mettere network neutrality sparso per il documento fa sicuramente cadere l'occhio su alcune parti e fa sentire il lettore parte di questa grande battaglia per la modernita', ma il grosso punto debole del documento sta nel fatto che si ritiene che la voce fra poco tempo sara' tutta e solo VoIP.

Perche' ci si incaponisce su questo punto ? Non e' ancora passato il concetto che la caduta delle rendite sulle linee fisse sono dovute 1) al passaggio della voce sul mobile e 2) al fatto che su fisso i servizi "premium" (IPTV e non mi viene niente altro) sono ancora quanto di piu' sconfortante e tecnicamente "instabile" ci possa essere ?
Non sarebbe piuttosto meglio provare finalmente a dare (per legge o per mercato) solo linee xDSL "nude" e su queste fare un bel lavoro di QoS e gestione del traffico per abilitare profili per appassionati di video, giochi, musica, lavoro cooperativo, ecc ?
E la voce viaggi pure per l'etere !