Non posso esimermi dal dare quel minimo di visibilità che questo blog offre a Reeplay.it
Idea tanto semplice concettualmente quando non facile da implementare bene e in maniera efficace e potenzialmente redditizia.
Ci sono video sparsi in giro sulla rete che vuoi condividere con i tuoi amici e fruire da tutti i terminali che hai (PC, terminali mobili, player multimediali, console, STB, ecc), ma come fare con la creazione di playlist e la transcodifica ? Reeplay risolve.
Come dice anche Stefano, se sono rose fioriranno, speriamo !
lunedì 7 luglio 2008
Reeplay !
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Paolo Pastorino
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giovedì 10 aprile 2008
Ed e' di nuovo la BBC che prende una bella strada
Autocitando il mio articolo sulla BBC e sull'iPlayer, ecco una buona notizia: BBC iPlayer on Wii, BBC announces Nintendo Wii deal
Chissa' quando ci saranno emuli (senza nessun riferimento a P2P) dalle nostre parti ?
Dal momento che gli sforzi per creare una vera apertura dell'IPTV da parte di alcune organizzazioni mi lasciano un po' perplesso, non posso che essere contento di questi sforzi fatti oltre manica.
Ora quindi non mi resta che provare a usare sul Wii i consigli di Paolo Attivissimo sull'uso dei proxy per superare le limitazioni regionali di accesso a certi servizi e il gioco dovrebbe essere fatto ! Chiedere che RaiClick vada presto in questa direzione e' chiedere troppo ?
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Paolo Pastorino
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domenica 16 marzo 2008
Fibra e colli di bottiglia
Mi spiace ritornare sull'argomento, ma ci tengo perche' risposte non ne ho ancora trovate.
Nel piu' recente articolo di Quintarelli si discute ancora del grande problema del fin dove portare la fibra.
Teoricamente il problema non dovrebbe nemmeno porsi: la fibra deve arrivare alla porta di casa.
Lascio ad altri discutere chi deve pagare (ma perche' cablare tutto il Regno Unito deve costare di meno ?) e quanto tempo serve per raggiungere tale nirvana, ma manca sempre l'ultimo bit: e in casa che succede ?
Di chi e' la responsabilita' di garantire la banda in ogni stanza e su ogni terminale ? Le tecnologie di rete domestica che ci esistono ora sono affidabili ? I servizi a valore aggiunto sarebbero pagati volentieri ?
Siamo davvero certi che questa grande battaglia per la modernita' infrastrutturale non si scontri poi con dei problemi pratici magari ancora piu' costosi da risolvere ?
Una bella autostrada a 6 corsie che arriva direttamente in Piazza del Campo a Siena, e poi come si gira per le stradine ?
Non varrebbe la pensa far ripartire i nostri cervelli creativi per vedere come valorizzare un VDSL2 o anche solo un ADSL2+ ? Teniamo conto che in molti casi portare la fibra al cliente fornisce un "bel" 10 Mbit/s e niente piu'. Basta ?
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Paolo Pastorino
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mercoledì 27 febbraio 2008
La fibra bussa, la casa non apre
Finalmente sembra che i cavalieri della fibra inizino a prendere coscienza di un grosso problema che nasce nel momento in cui la fibra diventi il mezzo principale di trasporto della banda larga fino alla porta di casa.
Anche da noi gli autorevoli sostenitori della fibra come unica infrastruttura possibile hanno un ottimo supporto, soprattutto perche' l'accesso aperto alla rete (magari in bitstream) renderebbe in linea di principio piu' facile (ma non immediata) una vera competizione basata sulla qualita' dei servizi e non solo sul numero di bit, di qualunque gusto siano, che arrivano al cliente. Mancava,pero', un bit a questa discussione, che non mi risulta sia stato aggiunto nelle discussioni di Quintarelli, ed e' stato finalmente esplicitamente menzionato durante la conferenza del FTTH Council in corso in questi giorni a Parigi.
La casa: cosa succede a questi tantissimi milioni di bit che bussano alla porta di casa arrivando dalla fibra e che poi vorrebbero tornarci in upstream ? Semplice: vengono maltrattati, scartati e sprecati dalle reti che in casa si possono trovare con le attuali tecnologie a disposizione degliutenti residenziali. Ogni rete wireless basata su Wi-Fi, sia essa 802.11 a, b, g o n e' un collo di bottiglia per un accesso di media capacita' su fibra. Ethernet a 100 Mbit/s puo' essere sicuramente una valida soluzione, ma il cablaggio in una casa (soprattutto italiana) con un cavo Cat5 o superiore e sicuramente una cosa difficile se non impossibile.
Negli USA le alternative utilizzate da operatori quali Verizon (con la loro rete FiOs) si basano sul fatto che le case usa sono cablate in coassiale in ogni stanza e quindi MoCa trova una facile applicazione.
E da noi cosa succederebbe ?Assolutamente nulla. Architetti che non hanno soluzioni pronte per bonificare gli appartamenti, costruttori di case che non riescono a dare valore ad un appartamento pre-cablato e clienti di operatori a larga banda che quando si fanno convincere a prendere dei pacchetti "triple-play" devono poi rinunciarci per i problemi di impiantistica.
Alternative possibili e poco invasive offerte da alcuni operatori sono le powerlines o le fibre plastiche. Soprattutto per le prime nutro una certa avversione, ma affrontero' il problema piu' avanti, mentre per la seconda opzione bisogna comunque superare qualche problema impiantistico.
Quindi quali sono i pericoli che possiamo correre se i "fibristi" riescono a convincere questi operatori brutti e cattivi che non vogliono buttare questo pugno di migliaia di milioni di euro per dare 100 Mbit/s ad ogni casa ? Molto probabilmente che poi pochi saprebbero cosa farne (siamo sicuri che il video da satellite non sarebbe la tecnologia sempre migliore per avere decine di canali TV magari in HD ?), e nel caso in cui si trovasse una valida applicazione si correrebbe il rischio di vedere questi bit sprecate da reti LAN assolutamente inadeguate.
Quindi forse facciamo un passo per volta. Cerchiamo di essere sicuri che il digital divide e' veramente superato. 20-30 Mbit/s (reali) downstream e un paio almeno upstream devono raggiungere il 99.9% delle case. Poi iniziamo a vedere cosa succede, aiutiamo i produttori di contenuti a sfruttare l'opportunita', alle comunita' di utenti a creare "ecosistemi" di reti e informazioni facilmente accessibili, aumentiamo la sensibilita' di architetti e costruttori perche' diano valore agli impianti audio/video/dati nelle case nuove e sicuramente faremmo un grosso passo nella direzione giusta.
A meno che chiedere "piu' fibra per tutti" sia un modo per ottenere almeno che qualcosa inizi a muoversi nella giusta direzione per superare il digital divide e l'accesso alla rete.
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Paolo Pastorino
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martedì 26 febbraio 2008
Si' e' la BBC
BBC mi stupisce ogni volta.
Forse e' perche', pur avendo visitato molte volte l'Inghilterra, ho sempre l'idea che sia un po' lo zoccolo conservatore e poco moderno della vecchia Europa. Eppure ci sono almeno 3 casi in cui la BBC ha giocato un ruolo che e' impensabile per la nostra povera RAI e soprattutto in un paese come l'Italia per cultura e norme regolatorie.
Prima di tutto le produzioni televisive: BBC sperimenta. Sperimenta bene e poi vende altrettanto bene. Telefilm come "The Office" e' stato un'idea originale per il modo in cui e' stato realizzato e per come e' stato presentato, ma l'idea ha avuto un gran successo e negli USA e' stato ripreso ed e' diventato un telefilm di cult.
"Little Britain" puo' essere ancora piu' sorprendente. Da noi va in onda in seconda serata alla domenica su MTV, ma dubito fortemente che un telefilm del genere prodotto in Italia, dalla RAI, con argomenti cosi' politically incorrect (ma pungenti e ben mirati a stigmatizzare comportamenti purtroppo comuni) potrebbe andare mai in onda. Immaginate se sarebbe possibile mandare su un canale RAI un telefilm prodotto dalla RAI che racconta in maniera romanzata di un possibile segretario gay del Primo Ministro.
E poi c'e' iPlayer. Un grande investimento, ma un enorme successo anche alle spalle degli operatori di telecomunicazioni ai quali si sta "rubando" un sacco di banda. British Telecom corre infatti ai ripari. Come ? In una maniera puramente difensiva, facendo del "throttling" del traffico daverso server che non sono i loro e mettendolo su code a piu' bassa priorita'. Una gran mossa innovativa, o no ?
iPlayer ha avuto 17 milioni di download ed e' chiaramente il segnale che, partendo da dei contenuti di qualita', questa offerta ha realmente colmato una lacuna.
E' troppo sperare in seguaci anche dalle nostre parti ?
Pubblicato da
Paolo Pastorino
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22:16
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